Reportage: serata con l’autore di Wendake

Reportage: serata con l’autore di Wendake

E’ stato un onore ospitare Danilo Sabia, creatore di Wendake, presso la sede del Ludo Fun Club. Danilo ha presentato il suo gioco e ci ha raccontato la sua storia nel mondo dei giochi da tavola.

La passione spiega come riesca a conciliare la sua vita “normale” con l’impegno nel dar vita ad un nuovo gioco. Danilo ci conferma, infatti, che solo poche superstar nel mondo riescono a vivere disegnando giochi. Ancora, e’ la passione che motiva le centinaia di ore spese per pensare e trasformare in realtà un nuovo gioco.

Nel caso di Wendake tutto è partito da un’idea innovativa di meccanica (il “tile building”, come lo chiamano gli esperti della materia) e dalla voglia di ambientarlo in uno scenario che lo ha sempre affascinato. Da questa sua volontà, ha iniziato a documentarsi e leggere tutto ciò che raccontava il mondo degli Uroni fra il 1756 ed il 1763, quando in questa area si combatteva la Guerra dei Sette Anni fra Francesi ed Inglesi.

Quando ci ha presentato l’ambientazione del suo gioco, abbiamo compreso perché Wendake e’ un gioco speciale! Non nasce dal genio di un designer a cui poi qualcuno “attacca” una ambientazione più o meno plausibile. In Wendake veniamo veramente trasportati nei villaggi, nei campi e nelle foreste degli Uroni.
Wendake è la parola con cui la tribù degli Uroni indicava il proprio territorio nella zona dei Grandi Laghi. In questo gioco si riproducono le tradizioni e la vita quotidiana dei nativi fra il 1756 ed il 1763, quando in quest’area si combatteva la Guerra dei Sette Anni fra Francesi e Inglesi. Nel gioco base la guerra fra europei è elemento marginale; il cuore dell’ambientazione è infatti la vita delle tribù nei villaggi, nei campi e nelle foreste.

Ma non e’ solo ambientazione, e’ anche meticoloso ed ingegneristico lavoro di bilanciamento delle meccaniche. Lo spiegano le centinaia di pagine di appunti, tabelle, schemi che Danilo ci ha mostrato e che documentano cosa sta dietro la prima fase di un gioco di successo.
Poi seguono le innumerevoli partite di prova con amici giocatori per affinare i dettagli; ma prima della “partita 0”, Danilo ha già giocato nella sua testa decine e decine di partite, aggiustando e riaggiustando ogni minimo particolare, cercando di prevedere come potrebbero “rispondere “ i giocatori alle meccaniche di gioco per evitare quelle strategie dominanti che rovinerebbero l’esperienza.

Poche parole spese, invece, per tutto ciò che ha portato al finanziamento, alla fase produttiva e di commercializzazione del suo gioco… evidentemente è lavoro per altri.

Quando gli abbiamo chiesto se qualcuno lo ha mai battuto al suo Wendake, ci ha confessato che solo in tre casi qualcuno ha avuto la meglio. Due erano semplici “errori” di percorso ma la terza sconfitta ha qualcosa di particolare; sua figlia ha avuto la meglio. Forse è l’unica volta in cui è stato orgoglioso di perdere.

Danilo è fiero del suo gioco, così come dei suoi giochi nel cassetto che non hanno ancora trovato un editore. Abbiamo provato a strappargli qualche minimo particolare sulla sua prossima creatura ma senza successo. Noi però sappiamo che tutto è già ben chiaro nella sua mente e nel suo cuore. Chissà se avrà mai una vita.

Grazie Danilo, è stato un onore ospitarti.
Cavalca ancora con noi Lungo Fucile.

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